Tipo il buon Mattarella (o il Capo dello stato di turno) che il 23-24 deve butttare giù due robe da dire poi a capodanno già sa che la sbronza deve partire dopo le 21:00 perché alle 20:30, cascasse il mondo, è in reti unificate e non può permettersi figure da cioccolataio (anche se un presidente cioccolataio io lo vorrei).
Il mio messaggio a questa piccola platea, a questo pezzo di nazione, è molto più gaio e lieto ma non di meno atteso.
Il buon Mattarella quest’anno aveva un compito insormontabile; doveva, senza tradire con la mimica facciale, tralasciare che la guida del paese è in mano a debosciati acefali. È difficile far finta di nulla e non cominciare un rage senza fine contro quelli che deturpano e insozzano il potere legislativo.
Io devo solo celebrare mia figlia e i suoi riccioli quindi eccomi.
Innanzitutto, ogni anno la portiamo a casa, senza danni gravi fisici o celebrali provocati da noi.
Portare una bimba a compiere gli anni ogni volta con tutti gli arti al posto giusto può non essere il traguardo più ambizioso ma è pur sempre un traguardo quindi: complimenti a noi! (Ha anche tutte le ditine nel posto giusto, avete mai visto come sono piccole e delicate quasi ti aspetti che si rompano in vari modi).
Come sempre gli anni sono densi che riassumerli è impossibile, è un flusso che accelera con il passare del tempo, star dietro a tutto questo saltellio di cavigliette è fisicamente impossibile per noi trentenni.
La piccola Aida (sarà piccola anche quando di anni ne avrà 40) ha cominciato la sua lunga e faticosa corsa per la scolarizzazione forzata con risultati più che sorprendenti.
Un percorso che la vedrà impegnata per almeno altri 19 anni umani, una laurea in mano, un biglietto per Dublino “Ciao Ma, ciao Pa, ci sentiamo” viuuuuuuu (rumore di aeroporto) “Benvenuti su questo volo EasyJet”.
Pensando all’asilo mi vien voglia di riversarle addosso i decenni di nostalgia accumulata di Power Rangers, “So.. So.. solletico” e “Tamagochi” ma è già lei a scegliere il palinsesto fatto di Blu-ray, Disney/Dreamworks/Myazaky e tanti dischi.
Finora i concetti assimilati riguardavano le scoperte e le conquiste di come è fatto il mondo e la familiarità con i concetti, l’astrazione e l’espressione dei propri stati, ora ha iniziato la corsa più bella: Aida sta muovendo i primi passi nella socialità, nella solidarietà, nell’empatia, uguaglianza.
La bellezza dell’essere umano sociale, gli amici, le amiche, l’universo che ruota intorno ad un asilo e ad un piccolo paese.
Neanche a dirlo, lei si sta evolvendo in maniera egregia.
Come da sempre è Mamma Andre che ha preparato questo terreno alla perfezione, documentandosi e continuando a curare questi che sono i frutti più preziosi che noi come genitori possiamo donare e restituire alla società.
L’autodeterminazione è cominciata ed il rosso, colore della passione, è già il suo colore preferito.
Quando continuamente mi dicono che sei la mia fotocopia sono orgoglioso.
Non lo sono perché tu assomigli a me ma perché sono io ad assomigliare a Te.
Auguri per questi 4 saltellantissimi anni.
Un bacio, “oggi solo sul nasino”.
Ovviamente auguri anche a Nonno Tonno che di anni ne fa 14 volte quelli di Aida :)
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