È la volta di Alessia Leporati aka Crusca Dolores e del suo progetto “L’ultimo giorno d’estate”.
Parlaci un po’ di te.
Vivo a Parma, ho 33 anni e fotografo da una decina di anni ma con più consapevolezza dagli ultimi 5. Ho due cani e amo vivere in campagna, fotografo tutto quello che mi trasmette un emozione… non ho molte immagini della mia infanzia e quindi credo che questa passione sia nata per colmare il “vuoto” di ricordi.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Scatto a pellicola perché amo l’attesa e la scoperta del rullino, perché ogni foto va pensata e scelta, perché la percezione dello scatto è più intima e personale.
Parlaci del tuo progetto “L’ultimo giorno d’estate”.
“L’ultimo giorno d’estate” è una fanzine ma per me ha un enorme significato, è il lutto per la perdita di un amico, è una riflessione sul ciclo della vita, sull’amore, sulla solitudine interiore, sulle parti strappate e oscure di noi. Ho cambiato la percezione di me stessa e del poco tempo che abbiamo. Prima non ci pensavo.
“Il 23 agosto 2011 è stato il mio ultimo giorno d’estate:
Francesco si è tolto la vita e la mia ingenuità se ne è andata con lui.
L’ultimo giorno d’estate è anche l’ultima foto di Francesco. Quell’immagine è per me importantissima perché esprime ciò che sentivo, c’era qualcosa che non andava, lui era strano… non avrei mai pensato che avrebbe fatto quello che ha fatto. Sarebbe più facile dire che non mi ero accorta di nulla per sentire meno il senso di colpa. Quella foto è il suo ultimo ritratto e forse qualcosa avevo sentito, ma era ancora così profondo, nascosto e distante dalla mia visione delle cose che non sono riuscita a capirlo prima.
L’ingenuità copriva i miei occhi.”
Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Uso principalmente Contax T2, Nikon Aw-AF o F80, Rollei e polaroid.
Color Kodak Plus, Portra, Fujifilm e Ilford hp5.
Hai un fotografo preferito?
Weegee, fotografo nella NY degli anni 20… un pazzo, viveva in macchina ed era sempre il primo ad arrivare sulla scena dei crimini.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Il mio lavoro è in continua evoluzione, non ho una meta o un desiderio finale di arrivo, quindi non so se esiste la fotografia che vorrei fare perchè vivo questa passione nel quotidiano cercando di migliorare e di avere sempre nuovi stimoli e sfide verso me stessa e le mie capacità. Non sono mai pienamente soddisfatta delle mie immagini, ma se fino a qualche anno fa avevo timore nel far vedere i miei progetti, ora sono assolutamente convinta che il contatto con le altre persone (fotografi o anche individui senza un background artistico) sia fondamentale per crescere.
Prossimo progetto?
Una serie di ritratti sulle mie due nonne, mostra che inaugurerà il prossimo novembre a Reggio Emilia.
Sito web: alessialeporati.com | instagram.com/arales1 | alessialeporati.tumblr.com
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