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Scavando nelle scatole e nelle buste di casa dimenticate per molto tempo in angoli remoti, tra vecchi ciapapuer messi a dormire, ci si imbatte in tesori sotto la cui indubbia...
Ciao Barba, ti chiamo così perché già da un bell’annetto eri il prozio di una piccola bimba, quindi il “Barba” te lo sei guadagnato sul campo.
Tutti, ma proprio tutti, nella nostra vita, abbiamo una collezione di foto di classe. Quelle foto ci ricordano che si diventa veeechi in fretta senza che al decadimento del tempo...
Ho scelto questa immagine scattata dalla Mamma perché è una foto di cui sono e siamo innamorati.
L’unico rimpianto di non essere un appassionato di montagna è non aver mai avuto l’occasione di arrivare sulla sua cima.
A raccontarla oggi ancora non ci crede nessuno, ringraziando il cielo mi portai dietro la Canon, altrimenti nemmeno quello.
Dopo 417 articoli, 59.000 visitatori, 98.000 visite, 201.000 pagine, 3.186 fan su Facebook e infiniti metri di pellicola consumata siamo ancora qui a parlare di analogico.
Si ritorna ad aprire la valigia, a viaggiare nello spazio e nel tempo: si vola in Cina, negli anni tra il 1959 e il 1961.
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