È la volta di Caterina Savi.
Parlaci un po’ di te.
Ciao, mi chiamo Caterina ho 24 anni, vivo a Firenze e sono più le foto che vorrei scattare che quelle che poi scatto.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Per l’attesa di vedere sviluppate le foto, l’andare a ritirarle, aprire quella busta e averle tra le mani.
Trovo molto interessante la percezione istintiva di quello che si è fotografato e che avrà una risposta solo al momento dello sviluppo.
Cosa ti piace fotografare?
La mia timidezza nel fotografare le persone mi ha portato ad apprezzare molto anche gli elementi naturali e i paesaggi. Il loro silenzio parla, racconta i viaggi, le mie ore di evasione.
Quali sono le tue macchine fotografiche?
Possiedo un Holga ed un tempo utilizzavo una lomo fisheye ed una kiev19, il suo malfunzionamento ha colorato tante mie foto.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Tutte quelle che non scatto, dovrei portare più spesso con me la mia macchina fotografica.
Hai un fotografo preferito?
No, passo così tanto tempo a guardare foto che anche nella persona più sconosciuta trovo qualcosa che mi colpisce.
Una bella foto deve…
Colpire, trasmettere. Penso che la famosa frase di Paul Klee riassuma alla perfezione la mia visione di una bella fotografia: “One eye sees, the other feels”.
Sito web: flickr/orchideablue | caterinasavi.tumblr.com
Email: [email protected]
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