E oggi parliamo di Roma, con le fotografie e il testo di Ilaria Ingravalle.
Roma, la Capitale ossimoro, dove vivono insieme bellezza estrema e maleodorante bruttura, in totale armonia. Oltre le cartoline riviste milioni di volte ci sono angoli anonimi, strade che si mostrano solo se la vivi davvero. Abbastanza a sud da avere un sole brillante, non abbastanza al centro da essere ben organizzata, anzi. Oltre la stazione Termini allagata, gli autobus che esplodono di gente, spesso in ciabatte, la metro che ti passa quasi dentro casa in alcune zone, da non dormirci la notte. Oltre i turisti che ti sbucano da ogni dove e i politici improfumati che ti tagliano la strada… Oltre tutto questo, chi la vive desidera poter rivivere l’incanto che le è proprio. Non lasciare tutto sempre e solo ai turisti, Roma.
Nun fà la stupida, stasera.
“Una luce, un tramonto, un insieme di turisti.
Ladrona, sporca, piena di disagio.
Molte cose parlano di te Roma mia, eppure nessuno di queste ti rappresenta davvero per quello che sei.
Nessuno più si sofferma a guardarti dentro, nessuno ti capisce più.
Ti mostri così ai nostri occhi e non va bene.
Imbelléttati, alza forte il ponentino, fai sentire alla gente i profumi della tua cucina, delle tue strade. Stupiscici.
Regala anche a noi, cittadini distratti, le stesse lacrime che regali ai turisti.
Lasciaci vivere le stesse emozioni, lasciati guardare per quello che sei e svela agli altri la tua bellezza.
In attesa di guardarti con un cuore nuovo, ricco di speranza”.
Per conoscere meglio Ilaria Ingravalle:
www.lomography.com/homes/ophelia
www.asibrokethesilence.tumblr.com
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