Oggi vi portiamo a visitare Varese, il fresco giardino della Lombardia.
Calma, forse troppo, forse no, di quella calma tipica dei laghi e dei monti, apperente e terribilmente magnetica. Antica, bella e contemporaneamente un potente centro industriale. Quanto misteriosa e profonda possa essere, oltre la ricca facciata non lo sappiamo, andrebbe vissuta da dentro, dalle case in cui la sera si consumano i rapporti che legano le persone, nonostante le giornate lavorative, nonostante tutto sembri perfetto, intorno. Lasciamo, quindi, che a raccontarcela siano le fotografie e le belle parole di Emilio Sacchelli.
“Che poi te la trovi cosi,
ad un passo dalle mucche sugli alpeggi, ad un soffio dai manager nella piazza Milano.
Che hai voglia a cercare di dire cos’è che -a quasi trent’anni- ancora non ti fa lasciar queste dolci viuzze,
scavate sull’antipasto dei monti,
che dalle nostre spalle salgono fino su,
a sfiorare l’Europa,
facendoci un favore di cui forse non sappiamo neanche d’aver bisogno.
Sapendo forse ciò che noi non vogliamo mai ammettere,
che diciamo che vorremmo esser come loro, ma poi davvero, seriamente, dai, vai avanti tu.
Che qui non si è patriottici, provinciotici, o come vuoi definirlo.
Che non abbiam castelli,
uffizi,
sopressate,
fori romani,
metropolitane,
manifesti di Samsung S5 sulle facciate delle chiese.
Ma forse forse è proprio la ninfa di questa terra che la fa vibrante,
che se la guardi da vicino è esattamente come vederla da lontano,
come un atomo o un sistema solare.
Ne vedi le piane ed i monti,
i tavolini in piazzetta ed i giovani ammassati, come reti da pesca, ai giardini pubblici.
L’abbiamo chiamata campo base, insubria, covo, capitale del liberty, galera, tesoro, storica, bossy in da house, ah no quella è un’altra storia.
Le si è voluto un gran bene, e lei con i suoi soliti modi, contraccambia:
con sette laghi in cui tuffarti,
dei monti su cui camminare, volare o sognare,
parchi pubblici in cui innamorarsi o spaccarsi,
vicoli corretti pavè, da rompere i tacchi alla tua futura ex,
e dove fare un aperitivo con amici veri o forse no,
ma lei non lo sa,
non lo chiede,
ti aspetta soltanto,
magari domani,
magari a due mani”.
Per conoscere meglio Emilio Sacchelli, ecco la sua pagina:
https://www.behance.net/emiliosacchelli
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