È la volta di Claudia Sajeva aka Dakota.
Parlaci un po’ di te.
Sono nata e vivo a Palermo, studio architettura, mi piace disegnare, girare per la città in bicicletta ascoltando musica e ovviamente fotografare.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
La fotografia analogica insegna a capire l’importanza di uno scatto, bisogna pensare a tutto prima e si deve fare bene se si vuole che la foto riesca. Ogni foto acquista un valore maggiore perché, avendo un numero limitato di scatti a disposizione, viene fatta una selezione prima. Il digitale è comodo, ma spesso ci ritroviamo con centinaia di scatti molto simili tra loro e che guardiamo una volta soltanto. Se si vuole imparare davvero a fotografare bisogna prima passare dall’analogico.
Cosa ti piace fotografare?
Non ho un soggetto preferito, fotografo tutto ciò che mi susciti un’emozione, cerco di immortalare le sensazioni che provo in un determinato momento, è come se una foto fosse la risultante di tutto quello che il mio corpo sente (vento, musica, odori ecc) associato a quello che i miei occhi vedono. In generale cerco di inserire sempre una persona in una foto, senza che ne diventi il soggetto principale ma un ulteriore elemento della composizione.
Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Possiedo un parco macchine molto ampio, quelle che utilizzo maggiormente sono la Yashica fx-3, una SLR completamente manuale, la Lc-a+, piccola e molto veloce da usare e quando mi ritrovo un po’ di soldi in tasca compro le pellicole per la mia Polaroid Sx-70. Da quando ho iniziato a sviluppare e a stampare a casa utilizzo quasi esclusivamente pellicole in bianco e nero. Ultimamente ho utilizzato spesso l’ilford hp5 tirata a 1600 e la carta fotografica usata come negativo messa all’interno di una vecchia macchina a soffietto, una Kodak Autographic Jr No. 1A.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Mi piacerebbe molto viaggiare e fare reportage, conoscere posti nuovi, confrontarmi con altre culture e fotografare ciò che è diverso dal mio quotidiano.
Hai un fotografo preferito?
Uno no, tanti si! Vivian Maier, Giovanni Chiaramonte, Luigi Ghirri, Bill Brandt, Elliott Erwitt e un certo Henri Cartier-Bresson.
Una bella foto deve…
…farti fermare per un attimo. Se fra tante foto ti soffermi su una in particolare, vuol dire che quell’immagine ti suscita qualcosa, un’emozione.
Sito web: claudiasajeva.tumblr.com | cargocollective.com/claudiasajeva
Email: [email protected]
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