Vi presentiamo Cristina Altieri.
Parlaci un po’ di te.
Mi chiamo Cristina, sono nata in una città sul mare di nome Policoro, ma vivo a Milano.
Sono una persona piena di semplici contraddizioni. Solare ma malinconica, superficiale ma intensa, fragile ma resiliente. Sono fatta di Luce ed Ombra, i contrari che creano progresso e umanità.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Ho scelto la fotografia analogica perché è più vicina al mio modo di vedere il mondo, al mio modo di sentire e ricreare i colori, la densità degli spazi e l’intensità della luce.
La fotografia analogica è polverosa e imperfetta come lo sono io. Le somiglio.
Cosa ti piace fotografare?
Mi piace fotografare le persone nelle quali riesco a ritrovare qualcosa di me.
Mi piace fotografare il mondo nel modo in cui lo ridisegno quando entra nei miei ricordi.
Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Le macchine che uso più spesso sono una Canon Ae-1, una Polaroid Sx70 e una Polaroid Slr680.
Uso tante pellicole diverse che mi capitano sotto mano, a volte a caso, sperimentandole e studiandole di volta in volta.
Non c’è una preferita, ognuna è perfetta per un determinato tipo di colore e intensità della luce.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Una foto che continui a piacermi e a parlare di me anche dopo molto tempo dallo scatto.
Hai un fotografo preferito?
Tanti, ma uno fra questi è sicuramente David Hamilton.
Una bella foto deve…
Suscitare una emozione che duri nel tempo. Una bella foto deve “restare”.
Sito web: facebook.com/CristinaAltieriPhotography | cargocollective.com/cristinaaltieri
Email: [email protected]
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