È la volta di Federico Patrocinio e del suo progetto “memoriacatodica”.
Parlaci un po’ di te.
Mi chiamo Federico, ho 33 anni, vivo a Lecce. Ho studiato a Milano, all’Istituto Italiano di Fotografia e per diversi anni mi sono dedicato allo still-life e alla fotografia per le aziende. Oggi mi dedico alla ricerca personale, alla formazione e alla divulgazione della fotografia sul territorio.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Ho cominciato a fotografare quando la pellicola era l’unica scelta possibile e non l’ho mai abbandonata, tradita si… spesso e in alcuni casi volentieri.
L’analogico è la mia scelta quasi esclusiva per i progetti personali. Lo preferisco perché fa esistere fisicamente le fotografie e questo mi rassicura, inoltre mi impone un ritmo più lento, sicuramente più adeguato alla riflessione… e mi concede del tempo tra lo scatto e la visione della foto (a volte sviluppo i rulli dopo alcuni mesi), un tempo prezioso per analizzare più lucidamente ciò che ho prodotto.
Parlaci del tuo progetto “memoriacatodica”.
Sono un nostalgico! memoriacatodica è una declinazione della mia nostalgia: vecchi film, personaggi che mi hanno affascinato, immagini della mia memoria che vedo comparire tv. Tutte le foto sono scattate alla televisione con una polaroid sx70, questa tecnica mi consente di muovermi tra la scelta e l’inconscio tecnologico e di ottenere immagini completamente nuove rispetto a quello che scorre davanti agli occhi del telespettatore.
Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Ne ho tante… troppe?! Invidio chi comincia a fotografare con una macchina e continua per tutta la vita ad usare la stessa. Io cambio in base al lavoro che sto facendo e si crea un legame tra me, l’apparecchio fotografico che scelgo e una particolare serie di fotografie. Anche sul fronte pellicole, a parte una predilezione per la Portra, sono un’infedele: dalla pellicola scaduta alla trix passando per le cromogene… eh si, ho detto cromogene!
Hai un fotografo preferito?
Tanti e cambiano spesso. Dei punti fermi però ci sono: Irving Penn, Ralph Gibson, Sarah Moon, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri: tutti hanno segnato un momento di crescita quando li ho scoperti.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Non una in particolare, mi piacerebbe poter conoscere e raccontare le persone e i luoghi di Marinaleda, un piccolo comune dell’Andalusia.
Prossimo progetto?
Sono concentrato sul paesaggio e negli ultimi anni lavoro spesso con il foro stenopeico, uno strumento meraviglioso perché la sua semplicità mi consente di creare un contatto tra me e il luogo in cui mi trovo, che difficilmente si creerebbe se utilizzassi un apparecchio fotografico diverso.
Sito web: federicopatrocinio.it | whitephotogallery.tumblr.com
Email: [email protected]
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