In uno dei pochi giorni “soleggiati” di questo maggio piovoso, a Venezia si è svolta la Sagra del Carciofo Violetto di Sant’Erasmo, prelibatezza culinaria presidio di Slow Food Italia che fa impazzire tutti gli abitanti di Venezia (e non) e grande orgoglio del territorio Veneziano.
Sant’Erasmo è un’isola bellissima, piccolo paradiso agricolo della città e fortunatamente ancora non invaso dai turisti. Questo è un piccolo riassunto della domenica culinaria, passata tra carciofi fritti, schie (gamberetti della laguna), vino casereccio ed odore di terra e prati ed alberi, odore che manca tantissimo ad una montanara come me!
L’isola è conosciuta anche con il nome di Lido Mercede, in quanto una leggenda narra che alla costruzione della chiesa dell paese sia stata rinvenuta una grandissima quantità d’oro. La sagra si è svolta attorno alla Torre Massimiliana, una struttura a pianta circolare voluta dall’Arciduca Massimiliano d’Austria costruita a difesa della bocca di porto del Lido, che oggi rimane l’unico esempio, per tipologia di edificio, d’Italia.
Ovviamente tutte le foto sono state scattate con la mia tanto amata Minox GT35, macchinetta della quale vi faremo avere notizie dettagliate ed approfondimenti vari il prima possibile ;)
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