Claudia Muraro

26 Giugno 2014 By Alessandro Pancosta With 0 Comment

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È la volta di Claudia Muraro aka The White Rabbit.

Parlaci un po’ di te.
Ho 26 anni nata e cresciuta in quella che io chiamo la terra degli elfi.
Mi piace annusare i libri, leccare la carta prima di caricarla nella pinhole, guardare vecchie fotografie, scoprire nuovi angoli di Venezia; non mi piace avere una tremenda ansia del tempo, che però artisticamente (a volte) è produttiva.

Perché hai scelto la fotografia analogica?
Beh, diciamo che è lei che ha scelto me, ho iniziato a scattare con una Minolta AF – Big Finder all’età di nove anni fino a quando anni e anni dopo mi ha abbandonata, a quel punto ho iniziato a scattare con la fotocamera di famiglia, una Panasonic DMC FZ7, per poi comprarmi una Nikon d90 e dopo un due anni passati a scattare con lei sono ritornata a riabbracciare l’analogico!

Cosa ti piace fotografare?
Mi piace poter fotografare ciò che mi colpisce, spesso mi ritrovo a scattare foto ad alberi che trovo una delle cose più belle che ci sia in natura, inoltre mi sono resa conto di quanto, sin da piccola, sono attratta dalle case abbandonate e dal modo in cui la natura riconquista i suoi spazi.

Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Uso una Praktica MTL 5 (gentilmente prestata da Alessio, grazie “cugino”), poi una Halina Junior G, una Chinon 35F-EE, la mia scatola Pinhole e ho altri giocattolini da provare…
Per le pellicole ultimamente utilizzo Kodak 200asa, Kodak Color Plus 200asa e Fujicolor c200.

La fotografia che ti piacerebbe fare.
Non sono mai contenta delle foto che faccio, quindi più che altro spero di poter essere felice di un mio scatto.

Hai un fotografo preferito?
Si, contemporanei: Federico Sutera e Manuel Costantini per i loro progetti personali, Giuseppe Craca per le sue foto fighe che riesce catturare ai concerti e poi Costanza Gianquinto, Nicoletta Branco, Elena Fortunati, Walter Valentini, Umberto Poto, Théo Gosselin e Maud Chalard.