In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.

Ovvero: cosa fare quando c’è buio ma si vuol fare una foto lo stesso? Anche se molti non amano la luce artificiale, spesso usare un flash è l’unica soluzione, a meno che non si abbia tempo di aspettare l’alba. Quindi eccovi alcune dritte.

I dieci comandamenti del flash con analogico, partendo dai fondamentali:

1. ricordati di accendere il flash, se non è automatico!
2. non usare mai tempi più brevi del tempo syncro flash (il tempo “syncro flash” è segnalato sulla ghiera dei tempi, di solito da un colore particolare o con una “X”).
3. Cerca si usare tempi lunghi, per non sotto-esporre troppo l’ambiente esterno
4. non preoccuparti dell’effetto mosso quando segui il secondo comandamento, tanto il lampo del flash congela il movimento
5. il flash dura pochissimo ed il tempo di scatto non ha influenza sull’esposizione, ma solo sull’esposizione della luce ambiente; quindi regola il diaframma per regolare l’esposizione al lampo del flash
6. ricordati che la luce del flash descresce molto (in modo esponenziale) quando le distanze si allungano, perciò non fotografare soggetti troppo lontani
7. una macchina analogica con supporto flash sul copro macchina può montare anche i moderni flash
8. ricordati di controllare l’attacco! Se l’attacco della tua macchina è hot-shoe ma il flash no, esistono degli adattori hot-shoe
9. non svenarti a tutti i costi, esistono accessori a buon mercato
10. se puoi permettertelo prendi un flash con potenza regolabile, e quello che ti avanza regalalo ai poveri

Se si infrange il primo o il secondo comandamento l’ira del signore si scatenerà su di te con questi risultati:

Io, per seguire il settimo e il nono comandamento, uso un flash lomo a piastrine colorate intercambiabili, che si monta senza adattatore sul corpo macchina Konica TC. Così ho la luce e i colori e mi avanza qualcosa per uscire a cena.

Poi il settimo giorno Dio si riposò….

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Costanza Scacchi Sono nata a Lodi, avevo 23 anni quando ho cominciato a fotografare ed era il 2006. Prima scattavo in digitale, dopo poco ho cominciato in analogico e non ho smesso più.

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