Per la Serie “sono sotto per la serie” stavolta è il turno di Romanzo Criminale.
Ecco una serie di casi in cui è possibile vedere macchine fotografiche analogiche in televisione:
- stai guardando telefilm del passato (vedi Twin Peaks)
- stai guardando telefilm ambientati negli anni ’70
- stai guardando un programma su Rai5 con Philippe Daverio
- hai 80 anni e non hai il decoder
Si da il caso che per una volta smetto la mia smodata passione per le cose demodè, e mi sparo una roba moderna (2010).
Si da il caso che il telefilm in questione (Romanzo Criminale) non solo sia ambientato negli anni ’70, ma lo sia pure molto bene, macchine fotografiche comprese.
Quindi ecco che spunta una Nikon FE2 tra le mani del Commissario Scialoja, che spia il basista del rapimento del barone Rosellini (duca Grazioli) nell’episodio 2; poi, nell’episodio 3, immortala Dandi e Patrizia all’ippodromo; infine, nell’episodio 4, fotografa Dandi e il Libanese mentre escono da un negozio di vestiti.
La Nikon FE2 che vediamo nella prima serie di Romanzo Criminale, è il modello non cromato; è la prima Nikon ad avere il flash sync a 1/250 e tempi fino a 1/4000 di secondo. Il fuoco è manuale e può montare tutte le ottiche AI fino alla G esclusa. L’esposimetro è TTl, centro bilanciato.
Il Commissario Scialoja, noto progettista Nikon, elabora la FE2 tra il ’77 il ’78, ma decide di lanciarla sul mercato solo nell’83, per poi ritirarla nell’87. Quello che quindi potrebbe sembrare un semplice anacronismo cinematografico, altro non è che una esclusiva anticipazione! [n.d.g. non è vero, trattasi di semplice anacronismo].
La copertura di detective serve al commissario Scialoja per occultare un profondo voyeurismo nei confronti della femme fatale Patrizia (Cinzia Vallesi), la prediletta del Dandi (Renatino de Pedis), della quale è molto infatuato.
Per saperne di più sul commissario Scialoja clicca Il Commissario
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