È la volta di Manuela Morgia aka MaMoFos.
Parlaci un po’ di te.
Mi chiamo Manuela Morgia e mi sono laureata recentemente in storia dell’arte, nel tempo libero mi piace leggere, andare al cinema ma soprattutto realizzare ritratti con le mie macchine a pozzetto. Per me la fotografia è il mezzo più semplice attraverso il quale riesco a visualizzare l’immagine che si trova nella mia mente. È come se fosse una sorta di filtro tra ciò che è materiale e quello che invece è intangibile come ad esempio le nostre idee e la nostra fantasia.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Amo la quiete della fotografia analogica, un silenzio che è unicamente scandito dal tempo in cui si cerca l’immagine.
Cosa ti piace fotografare?
Preferisco la fotografia ritrattistica ma soprattutto i ritratti ambientati anche se in quest’ultimo periodo sto vagliando la possibilità di avvicinarmi anche al paesaggio.
Quali sono le tue macchine fotografiche?
Possiedo diverse macchine fotografiche ma le mie due preferite sono la Rolleiflex e l’Arax60.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Quando un’idea che ha attraversato la mia mente per mezzo della fotografia quasi miracolosamente prende forma, quella per me diventa la fotografia perfetta.
Hai un fotografo preferito?
Non uno! Molti! Del passato Richard Avedon, Francesca Woodman, Irving Penn, Bresson e anche contemporanei Alexander Veledzimovich, Julia Zhuravskaya, Katerina Dmitrieva e un italiano Giancarlo Rado.
Una bella foto deve…
Emozionare e far riflettere.
Sito web: flickr/Mamofos | 500px.com/mamofos | www.mamofos.portfoliobox.me
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