Nei momenti di carestia ogni… fotografo Magnum è una garanzia.
So che non è assolutamente così, ma concedetemi la licenza poetica.
O meglio, non è un’affermazione estendibile a qualsiasi fotografo facente parte della celebre agenzia.
Ma, per quanto mi riguarda, è attribuibile all’immenso lavoro di Mark Power.
Britannico. Classe 1959. Freelance dal 1982. Socio Magnum dal 2002. Attualmente professore di fotografia alla Brighton University.
Queste le note biografiche essenziali e mi sono già dilungato troppo.
È una tiepida giornata di sole, quella in cui prendo in mano il sottile fascicolo sull’Autore, ma di quelle insipide, che vuoi ammirare da dentro casa, senza uscire fuori. Poi improvvisamente tutto cambia.
Sfogliando le pagine mi accorgo che il “ragazzo” ci sa fare e già alla decima pagina sono letteralmente catturato.
Del tutto inconsapevolmente conoscevo già alcuni dei suoi più celebri scatti, ma per mia mancanza non avevo mai approfondito su colui che, quegli scatti, li aveva realizzati.
Il suo stile – se ha senso parlare di stile – è un misto tra il pulito e l’essenziale, l’immediato e il candido, l’assurdo e il ricercato. E ancora, un misto tra il dettaglio e la sua più immensa rappresentazione.
Facendosi carico di questo, Mark Power, lavora in contesti industriali, architettonici e urbani dando alle sue foto un’impronta subito riconoscibile.
Dice infatti: “La fotografia condivide con l’architettura una naturale relazione con il tempo e lo spazio” ed io, da amante del genere, in questa sua affermazione mi ci ritrovo completamente.
La forza e l’atmosfera che regnano nei suoi scatti sono un connubio imprescindibile.
Soffermandomi ad osservarne alcuni in particolare ho provato un grande senso di imbarazzo – per l’accezione positiva del termine – tanta era la loro efficacia.
Mi sono sentito schiacciare da quegli scenari che molti uomini pagherebbero oro per poter fotografare o anche solo per poterli vedere coi propri occhi.
Scrivere di emozioni così forti è sempre molto difficile, in questo caso ho provato a fare del mio meglio.
Ora tocca a voi viverle.
Leave a reply