Spostiamoci indietro di 52 anni. Saragat al quirinale, Colombo a Palazzo Chigi, Iva Zanicchi con “La Riva bianca, La Riva Nera”.
L’estate è sempre stata la stessa cosa?
Nel 2023 anche io posso girare l’Italia, senza nessun tipo di capacità ad orientarmi: prendo il telefono, lo piazzo e mi faccio guidare (sono io che uso il telefono o lui che usa me? [entrambi con reciproca insoddisfazione]).
Prima, molto prima, andare in vacanza era la cosa seria che poteva fare chi, con due baffi da uomo, sapeva il fatto suo in fatto di automobili, strade, guida e posti giusti.
Queste diapositive le ho trovate a Milano, splendide. Una scatola che racconta una famiglia, in occasioni speciali ed oggi vi mostro la loro bella settimana (o 15 giorni?) di mare e felicità tra suoceri, generi, nuore e orti da coltivare.
Nel 1971 se devi andare da Milano all’Elba parti presto, con il pranzo pronto, negli occhi il mare, nel cuore la coda al traghetto. Indubbiamente da Milano verso Piombino prendi per Genova, così vedi presto il mediterraneo, sulla destra oltre il cemento, grande ed azzurro. Scopri che ne è valsa la pena.
In macchina si parla tantissimo, in 4 non c’è tregua, due davanti, due dietro, valigie in cima.
Devi sapere dove andare, devi sapere gli svincoli, devi sapere dove uscire e poi una volta arrivati vantarti di quanto ci hai messo poco, o lamentarti del traffico; dopo tutti ammare.
Vestitini, motivi floreali, pantaloncini corti.
Cappello di paglia, cappelli di cotone, capelli di cotone.
Occhiali da sole.
Mare, sole, cene, carte. A casa di qualcuno che ha la casa proprio lì.
Sigarette, odore di zampirone.
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