Oggi vi porto alla scoperta di Nikos Economopoulos.
Come molti di voi avranno pensato leggendo il suo nome, si tratta di un fotografo greco, classe 1953.
Studia Legge in Italia, diventa giornalista e all’età di 25 anni si avvicina per caso alla fotografia.
Negli anni a venire comincia così il suo lento cammino verso questo mondo che lo porterà, all’età di 35 anni, a decidere di diventare fotografo a tempo pieno.
Il suo primo viaggio si svolgerà in Turchia.
Una meta così vicina a casa ma allo stesso tempo insolita per un giovane greco, tenendo conto dei pessimi rapporti tra i due Paesi, eppure, una volta lì, Economopoulos si sentirà ben accetto e respirerà un’atmosfera del tutto familiare.
Sarà proprio l’impatto iniziale a farlo innamorare della Turchia, tanto che, per oltre quindici anni, questo sarà il suo luogo preferito dove tornare a fotografare.
Nel 1990 entra a far parte di Magnum e così si allargano i suoi orizzonti, si recherà quindi, oltre che in Grecia e Turchia, anche in Bulgaria, Romania, Albania, nelle terre della Ex – Jugoslavia e in Palestina.
In quegli anni essere presente in quelle zone può voler dire solo una cosa: fotografie di guerra.
Ma, nonostante questo dettaglio non trascurabile, la sua immensa sensibilità lo porterà a realizzare degli scatti totalmente fuori dall’ordinario.
Riuscirà infatti a raccontare la guerra e la condizione delle persone coinvolte, senza mostrare cadaveri, soldati impegnati nel conflitto o città semi distrutte.
Spesso l’Autore racconta di essere attratto dai luoghi autentici. Afferma infatti “l’autenticità mi rende felice e mi dà modo di realizzare buone foto. Se sento che la gente reagisce e fa cose in modo non autentico, non mi sento bene. E allora me ne vado.”
Credo che guardando le sue foto si percepisca l’enorme rispetto che ha nei confronti dei suoi soggetti e, nel mio caso, è stato proprio questo il cardine che mi ha fatto apprezzare maggiormente i suoi scatti.
Tutte le immagini sono state reperite dal sito ufficiale Magnum (www.magnumphotos.com) e sono protette da copyright, detenuto da Nikos Economopoulos.
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