In una società che tende a incanalare tutti nei suoi schemi, seguire la propria passione spesso è motivo di ostracismo, scherno e ghettizzazione. Io penso invece che ognuno di noi dovrebbe seguire quello che il cuore ci suggerisce, ne gioverebbero sia la nostra vita che quella degli altri.
Vi parlo di Matteo di Giovanni e del suo progetto, perché lui ha avuto il coraggio di condurre la propria vita verso il giusto tragitto, che arriva diretto diretto a Capo Nord.
La sua storia è d’esempio e vi invito ad approfondirla sulla pagina di Kickstarter.
Spesso leggiamo o vediamo sui vari media le storie di persone che dopo traumi o incidenti riescono a rialzarsi e portano avanti il sacro fuoco dell’amore per la propria vita. È giusto che queste siano le storie in prima pagina, perché sono sempre ancora troppe le persone che al contrario dopo questi traumi finiscono per scoraggiarsi e distruggere il proprio futuro non riuscendo a rialzarsi da una depressione devastante.
Matteo ha scelto la fotografia ed i sali d’argento per ripartire, l’arte come bussola dei suoi prossimi anni. Ha scelto pellicola e chimici, la camera oscura e la lentezza di aspettare la foto che salta fuori dalla carta, ha scelto inoltre di scattare con attrezzatura con i controcazzi regalando al mondo immagini stratosferiche.
Reaching the cape è il simbolo di tutto ciò: un “road trip” al quale vorremmo prendere parte tutti, da Milano alla Svezia, attraverso un’Europa che adesso dibatte su cosa fare della vita di migliaia di disperati in cerca di un posto dove sopravvivere, nati da qualcuna delle parti sfigate del mondo.
Io ho donato ed ora tocca a voi. Mancano pochi giorni alla chiusura del progetto, sono stati già raccolti molti soldi ma ne servono ancora un po’ per arrivare all’obiettivo.
Aggiudicatevi qualche stampa figa e seguite Matteo fino in capo alla Svezia.
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