Un augurio a tutte le donne tramite questo focus on di Stefania Notizia.
Parlaci un po’ di te.
Ho 24 anni, sono nata e vivo in provincia di Napoli, alle pendici del Vesuvio.
Ho sempre pensato che i luoghi e le situazioni trasmettano il carattere alle persone già prima che esse vengano al mondo, che esista una sorta di cordone ombelicale con la propria terra, che questo determina il modo in cui ci rapportiamo alla realtà e alle cose. L’amore per la fotografia probabilmente era nel mio dna, credo di averlo ereditato da mio nonno, una delle migliori persone che ho mai conosciuto.
Perché hai scelto la fotografia analogica?
Ho iniziato con il digitale poi ho intrapreso un processo inverso a molti.
Credo che le scelte si facciano perché ci si sente stimolati da quello che scegliamo, almeno per me è così. Fotografare in analogico è come un’attesa un po’ infantile, ti riempie di aspettative e curiosità. Oltre al fatto che esiste un mondo infinito di cose da studiare, che io continuamente cerco di approfondire e migliorare. Per il momento mi occupo di tutto quello che riguarda lo sviluppo delle pellicole, sia in bianco e nero sia a colori e della stampa tradizionale (per ora solo in bianco e nero).
Cosa ti piace fotografare?
La fotografia per me è una risorsa umana importantissima, oggi più che mai. Mi piace per questo fotografare la realtà senza artifici. Prediligo i ritratti, meglio se scomposti, spontanei, che colgono espressioni e gesti irripetibili.
Quali sono le tue macchine fotografiche?
Ne ho diverse, molte sono analogiche. Quella che uso di più è una Zenza Bronica ETRs, una “bimba” di 5kg che non farei a cambio con niente per le soddisfazioni che sa darmi! Poi ho due Zenit ereditate dal mio papà, una Voigtlader Vito CL ereditata dal nonno, una Polaroid che non uso mai, una Nikon digitale, una Lubitel biottica, che invece uso spesso. Ho un debole per il medio formato.
La fotografia che ti piacerebbe fare.
Non c’è una cosa in particolare che vorrei fotografare. Da qualche mese ho iniziato un progetto che mi sta prendendo molto, fotograficamente e umanamente: Mr.Romanò.
L’idea sarebbe di continuarlo oltre i confini di quest’attuale situazione, nel paese d’origine di queste persone, in Romania. Le fotografie che adesso sogno di fare si proiettano automaticamente tutte lì.
Hai un fotografo preferito?
Ammiro il percorso fotografico e la testimonianza che molti fotografi ci hanno permesso di ricevere.
Alcuni dei miei preferiti fanno e hanno fatto parte di una delle più grandi agenzie fotografiche di sempre, la Magnum Photos. Tra questi sicuramente c’è – oltre che ai più conosciuti McCurry, Robert Capa, Cartier-Bresson, Josef Koudelka, Susan Meiselas, Bruno Barbey, Alex Majoli e Cristina Garcia Rodero.
Ma dimentico sicuramente qualcuno…
Una bella foto deve…
… non essere soltanto bella.
Sito web: stefanianotizia.com
Email: [email protected]
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Brava!
grazie!
I tuoi scatti relativi alla comunità gitana non sfigurerebbero nella mostra di Koudelka che si è appena conclusa allo Spazio Forma di Milano