Quanti di voi sanno qual è la più antica azienda al mondo operante nel campo della fotografia, dell’immagine e della comunicazione?
Avete Indovinato?
(probabilmente si, se avete letto il titolo)
Ebbene… Il primato assoluto va ad una azienda tutta italiana, la “Fratelli Alinari”.
La nascita dell’attività è legata strettamente al lavoro dei fratelli Leopoldo, Giuseppe e Romualdo, che nel 1852 in via Cornina, a Firenze, fondarono un laboratorio fotografico interessandosi in particolar modo al ritratto, alle vedute di opere d’arte e di monumenti storici.
I tre riscossero fin da subito un enorme successo, tanto che furono i primi fotografi ad avere l’autorizzazione di catalogare le opere presenti all’interno dei Musei Vaticani e di raccogliere testimonianza delle attività che prendevano sede all’interno (a loro si deve una delle prima fotografie del soffitto della Cappella Sisitina di Roma).
Cominciarono così a costruire un grande “catalogo” della quotidianità italiana, raccontando l’enormità e la meraviglia del patrimonio artistico e culturale del nostro paese ed aiutando notevolmente a caratterizzare l’immagine dell’Italia nel mondo intero. La prima raccolta di immagini, pubblicata nel 1856, è un unico foglio di grande dimensioni che presenta 165 immagini riprese tra Firenze, Pisa Siena e Stato della Chiesa.
Le lastre fotografiche delle bellezze nostrane arrivarono addirittura oltralpe, e la loro fama non può che spargersi in tutta Europa. Il primo riconoscimento veramente importante verrà consegnato ai tre fratelli fiorentini a Parigi, nel corso dell’Esposizione Universale, dove il lavoro viene premiato con una medaglia d’oro al merito.
Qualche anno dopo, nel 1863, sia la famiglia che l’azienda si trasferiscono, sempre a Firenze, in via Nazionale numero otto, (che attualmente ha preso il nome di “largo Alinari”), ampliando il direttivo organizzativo e gli spazi interni di posa.
A quel punto l’azienda conta più di 30 dipendenti e a solo 20anni dall’apertura dispone di un archivio di più di 5.000 lastre con i soggetti di molte città italiane, tra cui Napoli, Pompei, Venezia, ed Orvieto, per soddisfare le richieste degli studiosi e dei protagonisti del “Grand Tour”.
Quest’ultimo era un “grande giro” attraverso l’europa continentale effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea, che visitavano le grandi capitali dell’arte per perfezionare la loro cultura.
Purtroppo nel 1865, a soli 33 anni, uno dei tre fratelli, Leopoldo muore, lasciando un patrimonio di oltre 10.000 fotografie di opere d’arte. Questo non pregiudica il corso produttivo dell’azienda, che dopo un riassestamento delle direzioni, inizia a sperimentare nuovi procedimenti di stampa, fra cui quelli alla creolina, all’albumina ed al cellulosio, e ad utilizzare lastre di grande formato, che sorpassano addirittura il metro di lunghezza.
Precisamente 25 anni dopo, nel 1890 gli altri due fratelli, Romualdo e Giuseppe, muoiono a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, lasciando lo studio sulle spalle del primogenito di Leopoldo, Vittorio Alinari, che tramuta l’impresa a carattere artigianale e familiare, in una delle più importanti aziende italiane nel campo della fotografia, talmente rinomata tra i salotti mondani che la sontuosa “terrazza di posa” della casa fiorentina diventerà una delle mete più ambite dall’alta società sia italiana che straniera.
In contemporanea il giovane direttore decide di intensificare maggiormente la documentazione sistematica del territorio e della museografia italiana, che viene successivamente raccolta in un grande catalogo di riproduzione d’arte.
Dopo 30anni di attività ininterrotta, di documentazione fotografica ad alto livello, pubblicazioni costanti e di spessore culturale oltre che antropologico, Vittorio sceglie di vendere l’azienda ed i suoi oltre 70.000 soggetti fotografati, avviando l’impresa al diventare il colosso che è oggi.
Oggi la Fratelli Alinari è leader indiscusso nell’Editoria Fotografica, che inaugura nel 2001 un catalogo digitale di oltre 200.000 immagini, sfogliabili qui http://www.alinariarchives.it/it/; è una fondazione museale dentro Palazzo Ruccellai (mecca fotografica che tutti gli appassionati, e non, devono visitare almeno una volta nella vita) che organizza interessanti mostre tematiche con le fotografie di repertorio; è inoltre l’unica stamperia ancora attiva al mondo ad utilizzare l’antica tecnica della collotipia su carta e su lastra d’argento a partire dalle immagini fotografiche.
Tutte le immagini sono protette da copyright, detenuto dalla Alinari.
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